Anche se non ce ne rendiamo conto il senso di colpa è il più pericoloso e subdolo delle intrusioni psichiche. Si forma per vari motivi, ma principalmente per il fatto stesso di essere nati e cresciuti in una civiltà impregnata della cultura cattolica. Le basi stesse di questa religione si fondano infatti sul peccato originale, sull’obbedienza ad un Dio molte volte brutale e sul sentirsi perciò sempre in torto, sbagliati, inadeguati etc. Fa parte della nostra cultura da centinaia di anni e così il senso di colpa è diventanto una malattia psichica a cui siamo affetti tutti.

Quali sono i sintomi?

Arrendevolezza, paura del giudizio altrui, incapacità più o meno evidente di raggiungere i propri obiettivi, autolesionismo, tendenza a non prendersi le proprie responsabilità. Nei casi più gravi lo stesso desiderare è visto come un peso, una fatica…la vita diventa una pena appunto. Ci si adegua allora a questa visione molto angusta e si diventa stupidamente obbedienti oppure inconsciamente ribelli. Il senso di colpa risucchia l’energia vitale e ci appesantisce ed addormenta, la vita non è vissuta bensì assecondata. Ci si impedisce di spiccare il volo, come fosse un macigno che siamo costretti a portare per sempre, un Sisifo che spinge in eterno il suo masso.

Cosa fare quindi per liberarsene?

Inizialmente sembra molto difficile, perché il senso di colpa come detto è talmente impregnato nel nostro modo di essere che l’unica soluzione sarebbe cambiare totalmente chi siamo. La buona notizia è che si può fare! L’atto più efficace per tornare a spiccare il volo è disobbedire a se stessi e far nascere un nuovo Io.
Si può fare perché ciò che siamo davvero è di una ampiezza tale che la forma piccola che il nostro Io assume sulla terra, può essere rimodellata.

Per iniziare a farlo è sufficiente portare l’attenzione fuori da se, cioè guardare le cose, la propria casa, gli altri vicino a noi, il quartiere, osservando quello che solitamente ci sfugge. C’è molto che perdiamo della realtà circostante perché siamo troppo impegnati a confermare l’idea che abbiamo di noi stessi e del mondo.
Il guardare con attenzione e curiosità ti permette invece di scorgere Bellezza dove prima vedevi colpa, trovare possibilità dove prima trovavi limiti, libertà di fare dove prima vedevi divieti…e anche problemi dove prima vedevi necessità.

Infatti se una necessità o impedimento che sia lo trasformi in un problema allora diventa qualcosa che può essere superato.  Anche la parola Potere ti aiuta in questo. “Io posso” è un buon mantra che se si sperimenta con piccoli atti quotidiani diventa via via più forte e come un sapone, può lavare via le pericolose macchie, invisibili, del senso di colpa.
Quando inizi a farlo ti rendi conto che ciò che sei è libertà di essere e diventare. Una cosa che non è per tutti certo, è una sorpresa grande l’accorgersi di poter fare qualsiasi cosa, e non tutti reggono.  Ma forse è quello che in cuor tuo hai sempre desiderato. Fin da bambino eri consapevole delle tue grandi possibilità future. Ora che sei quì e ora puoi ricordartente e lasciare che ciò che ti tira in basso non abbia più importanza. Sembra difficile, ma è solo questione di provare a farlo ed accorgersi che una cosa è impossibile solo se credi che lo sia.

Luca Carli

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