Tutto questo cercare, lottare affannarsi, trovare a volte e perdere di nuovo, piangere e ridere, farsi amare e amare a propria volta, rincorrere qualcosa che scappa e che poi si fa acchiappare, per poi scomparire di nuovo.
Come essere felici ?
Avere ciò che desideri: una casa, amici sinceri, gli abbracci caldi della persona che hai accanto, un buongiorno dal vicino di casa, il sorriso di una bambina, un gatto che si arruffa il pelo, il volo di un corvo lontano, il tramontare del sole e la rinascita della luna, ancora una volta.
Conosco te che mi fai emozionare e mi regali Bellezza.
Conosco te che sei forte e fragile allo stesso tempo, brillante nella notte più scura e piacevole ombra sotto il sole cocente. Conosco un delicato petalo di Rosa che si è posato sul mio cuore, leggero come una carezza. L’ho visto arrivare nel vento e ora sono diventato un campo di rose rosse.
Conosco una donna che sa di essere una bambina, conosco una bambina che sa di essere donna. Conosco e ancora mi stupisco nel scoprire quanto tutto sia una sorpresa, ogni momento trascorso insieme, ogni nota nata da questa canzone.
So che l’amore non si impara ma è un seme che cresce sempre più.
Mi prendo cura di questo germoglio nascente, come parte di me. Conosco la Bellezza perché ogni suo gesto me la ricorda, ogni suo movimento e sguardo attento. Ho riso e pianto, sognato e ballato con la donna che è una bambina e con il fiore che è una stella.
Conosco me attraverso te, conosco te attraverso me.
Chi sono?
Un lieve tocco al cuore, eccoti arrivare di nuovo, un altro petalo di rosa e una lacrima scende a bagnarla.
Amo… e tutto il resto ruota attorno a questo.
A te che sei ciò che sei e mi fai brillare gli occhi ogni volta.
Immaginate un luogo magico, un giardino incantevole in cui si nasconde il segreto della Vita. E in lontananza si può scorgere discendere un fascio luminoso che squarcia le nubi e prosegue fino al centro di un enorme labirinto. Al suo interno posta sotto un’ampolla di vetro si narra ci sia una rosa immortale, simbolo della conoscenza alchemica. E’ la pietra filosofale tanto agognata dagli alchimisti, dispensatrice della vita eterna, mezzo con il quale l’uomo può superare le limitazioni della materia e far rinascere lo Spirito in sé stesso. Risalire ciò quel fascio luminoso per diventare esso stesso Luce. La Rosa è specchio della ricerca verso l’Assoluto, scopo ultimo dell’esistenza labirintica terrena, fatta di dure prove e continui smarrimenti della via, vicoli ciechi e nuove rinascite. In questa splendida poesia dell’amica Emanuela si entra nel giardino incantato dove ha inizio il viaggio dopo che l’occhio interiore risvegliatosi dell’aspirante alchimista ha scrutato l’intima essenza di se stesso e si è messo in cammino. Ora l’uomo nuovo vede veramente e la realtà illusoria scompare.
L’occhio interiore lo guiderà a raggiungere la Rosa, meta ultima e viaggio stesso.
Scoprirà infatti che non c’è nulla da trovare, ma solamente una eterna evoluzione e un ampliamento di coscienza ad ogni passo che farà verso il centro del Labirinto, asse del mondo che unisce Terra e Cielo. Si va al centro di Sé stessi. Tutto è già presente in questo istante, ogni anelito della sua Anima che lo spinge a proseguire la ricerca è un nuovo raggio di luce che illumina il percorso. Chi cerca trova e poi…un altro viaggio avrà forse inizio.
Lasciatevi incantare da queste parole pregne di desiderio di meraviglia e di Spirito. La Rosa è più vicina di quel che pensate, tra due istanti successivi, tra due cuori separati…in ogni spazio bianco di questa poesia.
* Al’kimja *
Conosco la via che conduce al giardino segreto
Conosco l’intenso profumo di rose che ci guida
il mio grembo diviene la tua casa
figlio?
amante?
Dio
mi trasformo nelle tue mani come argilla che impasti
ti contengo e sono contenuta
liquida come il sangue che pulsa e scorre nelle tue vene
morbida come la terra sulla quale mi hai adagiato
distruggo e ricostruisco e cambio e riemergo con il fuoco delle tue parole
uragano o lieve sospiro
sono la vita che inghiotti e ricrei ad ogni respiro.
Entri in me invadendo anima e corpo
ecco la chiave
il mio giardino si apre
tu sei la chiave
tu e solo tu
raccogli le gocce di rugiada mentre il mio corpo diviene terra, aria, acqua e fuoco e mi ricomponi
nasci dal mio ventre
nasco dal tuo cuore.
Perché non alziamo gli occhi amici miei ? Perché non alziamo gli occhi al cielo ed usciamo da questa nebbia ?
Facciamoci riscaldare dai raggi del sole, ora il freddo sta passando. Braccia aperte per la gloria della nuova luce, guardate in alto, così è stato deciso. In alto sarà il nostro regno e la forza del nostro cuore sarà fiaccola per i nostri compagni.
La luce dell’alba rischiara i nostri neri pensieri.
Alziamoci amici !!!
Che dal nostro cuore si riparte a ritrovare la strada e a riposare il nostro corpo.
Né sangue né dolore possono cancellare la Voce che ho sentito. Parlava di nuove terre oltre questa desolazione, parlava di una nuova memoria. Ecco che il ricordo di giorni mai spenti riaffiora come Excalibur dal lago. Tornate a sognare e tutte le difficoltà passate, le battaglie e le ferite affrontate, le dure prove che il Signore del Tempo ci ha messo davanti ora, adesso, sono superate.
Vinciamo amici !
Il Sogno non è più tale, ora siete svegli e davanti c’è di nuovo il Sole. L’Avventura non è finita, ma nei nostri sguardi ora brilla l’occhio dell Anima, pulsa la casa del cuore e riecheggia la voce dello Spirito.
Alziamoci amici ! Ora si va, schiena dritta, mani unite, ali libere…a ricordare Chi siamo.
…Credo nella Veritàche è la Spada più tagliente e la lama più lucente.
Credo nella Meditazione e nel Silenzio, l’unica musica che mi fa ballare.
Credo nel Futuroche è la vetta da cui vedo il mio presente.
Credo nella Giustiziacon cui peso i passi del mio camminare.
Credo nel Coraggio, l’unico orecchio con cui posso ascoltare il Cuore.
Credo nei Sogni che sono mattoni con cui costruire il mio Castello.
Credo nell’Amoreche sostiene l’Universo.
Credo che nella profonda riflessione e nella danza si possa trovare il segreto di questa Natura.
Credo che prima sia necessario buttarsi nel vuoto per cominciare a cambiare le cose. Credo che non serva guardare in alto aspettando strane entità tenderci la mano, credo basti guardare il proprio Cuore perché qualcuno corra in nostro soccorso. Credo sia l’ora di rimboccarsi le maniche, adesso l’artefice del Libro della Vita sei tu. Forse hai scoperto di esserne lo scrittore?
Credo tu sia sulla strada giusta. Non cercare tanto distante da te, fai solo il primo passo, quello che aspetti da tempo. Allora troverai la guida nel firmamento per proseguire il Viaggio. Credo che sia l’ora di alzarsi e cantare alla luna, senza volere credere di ingraziarsi gli astri solo per il gusto di farlo. E’ nel tuo Cuore la bussola, nella tua Pancia la volontà di partire, nella tua Mente il timone della nave.
Credo che se inizierai a giocare, tutto intorno si alzerà gridando:- Eccolo è tornato ! Si era perso, ed ora è con Noi. –
Credo che l’Amore vada ricercato senza ansia, con pura fiducia, con tenera leggerezza. Canta come un uccello al mattino che richiama la sua compagna…
sulla Terra balla la tua Anima.
Un piccolo fiore ti saluta…
…si ricorda di Te.
Quando correvi nelle nuvole
e il Sole ti accarezzava le mani.
Non ricordi più da dove vieni,
ma il Fiore lo sa
che nei petali c’è scritto il tuo Nome.
Vedo nel tuo sorriso un pizzico di Infinito,
nel tuo sguardo Luce del Sole
sulle tue labbra il sapore del mare.
Sei tu che danzi e non ricordi chi Sei.
Il vento porta un regalo,
una piccola piuma
ricordo di un’Amore vero.
Danza piccolo fiore, danza oltre il Sole e le stelle.
La Terra ti chiama, ma tu abiti nel Cielo.
Danza piccolo fiore,
perché ti sei fermata?
Ricorda il tuo nome,
ritorna a sorridere,
gira intorno al Mondo
e riapri le tue ali.
“Dallo Spazio profondo,
ha scelto di scendere su questo Pianeta,
lui che ha vagato tra le Stelle,
si concede anche questo Viaggio.
Nel vasto Oceano Liquido del grembo natale,
un battito pulsante che culla il piccolo feto,
nei rintocchi del Cuore Materno
è avvolto da Amore Eterno.
Nulla dentro il nulla, in un buio che protegge.
Il piccolo feto è al sicuro,
nella Bellezza di quel Battito.
Dal calore di quella pienezza,
sarà catapultato nella Luce del Mondo,
separato dalla fonte di Amore.
Il piccolo bambino ora crescerà,
lotterà per la sua sopravvivenza,
studierà, si innamorerà, soffrirà e riderà.
Camminerà come Uomo sulla Terra.
Ma un ricordo sempre vivo,
nelle notti in cui solleverà lo sguardo alle Stelle
lo renderà irrequieto, in perenne ricerca; sentirà un richiamo, un canto soave.
La nostalgia di quel vasto Oceano d’Amore
farà accendere una Stella nel cielo vuoto…
…qualcuno lo sta aspettando a Casa.”
Luca Carli
«Penso che la mia astronave sappia quale via seguire»
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Chi decide quando nasce il Sole, chi a decidere come si muovono le nuvole, o da che parte scorre l’acqua.
Chi decide quanto forte soffierà il vento, o se da quel seme nascerà un fiore.
Chi decide come si muovono gli uccelli, quanti debbano essere i pesci nel mare.
Chi è che comanda al vulcano di eruttare, e alla pioggia di cadere.
Chi è che fa girare il Mondo, e brillare le stelle nel Cielo.
Chi sceglie il profumo delle rose, il colore delle foglie, la durata dell’Inverno.
Chi trasforma il bruco in farfalla, e una tempesta in Uragano.
Chi ha messo la Luna così in alto, e ha fatto strisciare il serpente sulla terra.
Chi tende le fila, chi dirige il gioco,
chi fa da custode, chi si prende cura del Mondo?
Chi resterà a guardare quando Noi non ci saremo?”
Siamo i protagonisti del Libro della Vita, ma lo è anche la conchiglia in fondo al mare, e la piuma trasportata dal vento.
Possiamo leggere le Storie che si raccontano, ma non siamo noi a scriverle.
Possiamo credere di essere più importanti, i fondamentali fautori di quelle pagine ma tutto andrebbe avanti comunque, come è sempre stato, anche senza di noi. Non cercare di aggrapparti al Vento, resta invece in silenzio e osserva la luce del tramonto. Allora sì farai parte del tutto, e forse sentirai una carezza, il tocco lieve di Chi quel racconto lo sta ancora scrivendo.
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