Sentiamo parlare di tanti motivi per cui si fa la Guerra ma mai dei veri motivi per cui non si fa la Pace. La pace è scomoda, porta silenzio, porta ascolto, porta l’uomo a domandarsi cosa ci fa adesso in una certa situazione. L’essere umano potrebbe rendersi conto che la sua situazione attuale non lo soddisfa e lo porterebbe a ribellarsi al sistema, alle civiltà e ai suoi modi di accontentarsi e accettare quello che c’è con ignobile indifferenza, a ribellarsi a se stesso
 
Poi sentiamo parlare dei motivi della guerra, una serie di idiozie senza senso che non sto qui a rivangare. In realtà la guerra è solo una prevenzione alla ribellione dell’individuo. Significa infatti incutere timore, far credere di essere inermi e in balia di terroristi o dittatori impazziti; è far credere di essere divisi sulla terra, di dovere avere un nemico da lottare fuori sé stessi, che esistono le razze e le differenze religiose od economiche. Ma io e te quanto siamo diversi in realtà? 
La guerra è il deterrente che il Re del Mondo ha sempre applicato per evitare che ognuno di noi intraprendesse una sana guerra interiore contro le proprie paure, contro le proprie ombre, contro la propria idea di dover essere qualcosa che hanno deciso altri, quelli più forti e potenti. Per questo facciamo la Guerra fuori, dilaniamo corpi, spezziamo vite, diffondiamo odio e sofferenza: uno dei tanti modi per il Re del Mondo di tenerci dei buoni schiavi obbedienti, tutti contro l’altro e mai a discutere su noi stessi.
 
Solo quando inizieremo a guardarci dentro e dare importanza ai nostri conflitti interiori e meno alla Guerre esteriori allora potremmo iniziare a parlare con più onestà anche di pace. La buona notizia è che la responsabilità è di ognuno e quanto più ciascuno di noi riuscirà a disarmarsi, lasciando andare le maschere con cui ha agito nel mondo fino ad oggi (paura, vanità, vittimismo, falsità…), tanto più scoprirà cos’è la pace.