Cristo: il Risveglio del Logos

Guardiamo allo sviluppo delle tradizioni spirituali e religiose nella storia umana, perlomeno quella conosciuta fino ad oggi. Se andiamo all’epoca più remota conosciuta ritroviamo il culto della Dea Madre, con le statuette votive che rappresentano il ventre materno e la natura in quanto Madre e principio femminile Creatore.

Questa progenie femminile lasciò il posto con la nascita della civiltà al culto del Dio Padre, alla riverenza verso il Cielo (e anche al padrone che sta in alto). Ci fu quindi un ergersi dell’essere umano sopra la natura, in modo da soggiogarla e usarla ai propri scopi, come si vede nello sviluppo della civiltà agricola e pastorale. Nascono le Città e lì inizia la transizione dal principio femminile a quello maschile…dal basso e rispetto del piccolo, all’alto e ricerca del grande.

Questa alternanza tra maschile e femminile e la loro simbolica unione diede poi vita al proliferare dei figli degli Dei e allo sviluppo di varie divinità minori figli della natura come dei mondi superiori.
Nascono le caste e gerarchie e dal mondo induista dove tale differenziazione è manifesta si arriva all’epoca ellenistica dove gli Dei rappresentano vari aspetti della psiche umana.

Tutto chiaro fino a qui.

In epoca Romana semplicemente si rivisita il Pantheon greco, ma è proprio in quel periodo, antecedente la caduta dell’Impero, che succede qualcosa di veramente miracoloso. Compare e si sviluppa la spiritualità Cristiana. Si recupera il Dio Padre per farne un Figlio generato nell’Uomo.

I vari Dei scompaiono e l’Unico si fa carne. Il Logos, inteso come pensiero e quindi Coscienza ritorna all’Uno. Nelle tradizioni spirituali più diverse è comune parlare di “ritorno all’Uno”. Si tratta proprio di questo.

L’avvento del Cristianesimo rappresenta l’integrazione della differenziazione mitologica in un principio Unico che si manifesta non fuori, ma dentro l’uomo. È evidente come a livello psichico e mitico la scintilla divina si risveglia nella Coscienza Umana e non più al di fuori di essa.

È una grande opportunità per la Civiltà di risvegliarsi e così morire a un progresso umano fine a se stesso ( vedi la morte sulla croce) e rinascere nel singolo individuo.

La cristianità non parla più ai popoli…come faceva l’ebraismo, anticamera di questo passaggio dai molti all’Uno, ma parla all’individuo.

Cristo con il suo messaggio tenta di risvegliare il singolo non più il popolo. Porta quindi la spada che divide il noi dal Tu, cioè la Civiltà come organismo a se stante, dall’individuo.

Ridà importanza al Dio dentro l’uomo e non più al Dio fuori dall’uomo. Un Dio che non è più maschile o femminile, ma li comprende entrambi.

Ovviamente il significato originale di questa rivoluzione coscienziale si è perso con la nascita della Chiesa come Istituzione, con la glorificazione di Pietro su Gesù, o per meglio dire dell’Apostolo (tra l’altro quello più ottuso) sul Maestro. Roma, come Stato, non poteva fare altrimenti per sopravvivere.

Ed ecco che siamo giunti fino ai nostri giorni dove in questi ultimi anni il proliferare di una ricerca spirituale che si rivolge a una riscoperta degli antichi culti, sembra una ricerca di qualcosa che abbiamo sempre avuto a portata di mano. Vogliamo essere Maestri di noi stessi ed il messaggio ci era stato dato fin dalla nascita del Cristianesimo. Evidentemente non eravamo pronti ancora a questo passaggio.

Ora si. Ce lo mostra tutta questa voglia di spiritualità scoppiata come una pentola a pressione tenuta troppo tempo sedata da forme religiose vincolanti.

Il Maestro e l’aspetto più profondo del Cristianesimo vivono come un seme in ogni uomo. Va solo risvegliato in ognuno.

Dove lo si trova? Lo si trova quando si smette di dare attenzione ai molti e si riporta l’attenzione su di sé. Ecco che si risveglia il Logos Divino, non religioso, ma mitico, psichico e mistico: la Coscienza Cristica intesa come scintilla divina in cui tu stesso ti riconosci.

Chi può farlo per Te? Nessuno se non tu, quando scendi dalla Croce in cui ti indottrini e invece apri l’occhio interiore, accorgendoti che ciò che cercavi fuori lo hai sempre avuto dentro.
Il messaggio di Cristo ha qualcosa di religioso? No, ha qualcosa di profondamente umano, ma allo stesso tempo divino: è questo il miracolo e il messaggio.

Questo messaggio lo si trova in Chiesa o nelle Scritture? No, lo si trova dentro di te come si trova il frutto nel seme che lo contiene.

È un messaggio di Amore? No, è un messaggio di Risveglio. Come attribuiamo alla figura orientale di Buddha l’averci fatto comprendere il funzionamento della legge causa ed effetto per risvegliarci alla nostra natura immateriale, così possiamo guardare con riconoscenza a Cristo per avere portato già 2000 anni fa un messaggio rivoluzionario che ancora non è stato colto.

Ma puoi farlo tu adesso…e la sua immagine da sofferente e affranta, come siamo abituati a vederla rappresentata, si tramuterà ben presto in modo simile a quella del Buddha sorridente, ma con in più un piglio rivoluzionario, forte, deciso proprio come è il Maestro che hai già dentro te stesso.

Luca Carli

La vostra Presenza Divina desidera ardentemente riportarvi a casa, ma non può forzarvi; ha bisogno della vostra volontà, determinazione e cooperazione. È necessario che abbracciate tutte le parti di voi stessi che avete abbandonato e odiato durante le vostre numerose esistenze.
Il vostro Sé Divino vi sta chiedendo di arrendervi al cammino che si trova davanti a voi, giorno dopo giorno, con amore e fiducia. Attraverso questo arrendersi, procedendo, verrà mostrata la strada verso il <<sole del vostro essere>> e la perfezione Divina.
Ecco perché arrendersi alla Volontà della vostra stessa scintilla divina è la più grande benedizione che potete dare a voi stessi.
Siate voi i beneficiari di questa grazia.”
(tratto dal discorso di Adama con il Maestro El Morya)

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