Immacolata Concezione: origine e significato

“L’Immacolata Concezione è un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.”

Mi stupisco sempre di come festività e dogmi religiosi che noi prendiamo come verità assoluta siano stati semplicemente inventati da qualcuno, un qualcuno che ha deciso così per tutti e quei tutti, fedeli sudditi, abbiano semplicemente accettato come vero.

La Vergine Maria nata senza peccato soltanto dal 1854 … e prima?

Ma così accade anche in molte questioni morali ed etiche. Un giorno si decide che un comportamento o parola possono risultare offensivi e allora la si cambia, usarle é mancanza di rispetto. Tutto bene se con questo ci evolviamo come società e pensiero.

Ma non dobbiamo confondere un dogma o teoria con la verità. La verità non è qualcosa che può decidere qualcun altro per te e non può essere decretata dall’alto.
La verità arriva dal Cuore e non è una concessione di qualcuno, ma uno scoperta che puoi fare tu.

Allora si può prendere questa data più che come un dogma religioso da ricordare, come un invito a mettere in dubbio ogni verità esterna e ricercare la propria.

Cosa rappresenta la concezione di Maria e il suo portare o no un peccato originale?

Se andiamo a vedere nella genealogia familiare il peccato, inteso come trauma non risolto, viene passato di figlio in figlio fino ad arrivare a noi. Se non viene riconosciuto lo passiamo ai nostri figli e così via…

Decidere che Maria è senza peccato originale rappresenta sicuramente una rivoluzione…l’unico essere umano nato senza peccato è una donna, peraltro Madre.

Da quella data, dal 1854, a livello archetipico la parte femminile del nostro albero genealogico è simbolicamente libera dai peccati e quindi dai traumi. Una coincidenza la nascita di moti femministi da lì in avanti? Sicuramente no…anzi, un bene che sia andata così.

Allora possiamo vedere questa data non tanto come la Concessione di una immunità per la Madonna, ma anzi come una liberazione della Donna che così genererà da lì in avanti figli liberi, non più obbligati a ripetere i traumi dei genitori e dei nonni.

Ed il padre? Purtroppo c’è ancora molto da fare. Il padre biologico, nella figura di Giuseppe è assente, ininfluente. Se c’è esiste nel Cielo, impalpabile oppure seduto su un trono casto, nella figura del Papa. Così abbiamo la Donna libera da ogni peccato figlia della Terra e che a sua volta genera figli e il Padre lassù, troppo in alto per essere veramente presente.

Cosa dovremmo fare dentro di noi?

Fare scendere il Padre dal trono e riportarlo sulla terra e quindi riportare equilibrio tra maschile e femminile dentro di noi. Il Padre rappresenta l’autorità esteriore ed il Giudizio Divino. Farlo scendere dal trono significa salvarlo da una responsabilità troppo grande e decidere noi della nostra vita e non più farci decidere da qualcun altro.

In definita l’8 dicembre può essere un giorno di liberazione e di equilibrio e riconquista del proprio potere. L’8 Marzo é anche festa della Donna … un altra coincidenza?

Anche il numero 8 per la Numerologia ce lo dice. L’8 è una spirale, ciò che ricevo dono e ciò che dono ricevo, in un infiito equilibrio dinamico in cui non sono il potere, ma il potere mi attraversa.

L’8 integrato e vissuto pienamente accade quando gli Dei scendono sulla Terra e si incarnano dentro ognuno di noi. Dico Dei e non Dio perché la parola tradotta come Dio nella Bibbia è Elohym, un plurale…gli Dei appunto.

Ma si sa, accentrare il potere in un’unico soggetto è sempre stato il modo di soggiogare i molti. Ma questa è un’altra storia…

Luca Carli

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