La storia di Collodi “Le Avventure di Pinocchio” da poco riproposta al Cinema dalla coppia Garrone-Benigni, ci regala perle mirabili.
Ed è infatti la storia di un miracolo, quella che racconta Collodi, l’incarnazione di un pezzo di Legno venuto chissà come ad esaudire il Desiderio di un Povero Falegname.
Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale? Certo che no…e lo si vede senza ombra di dubbio quando Pinocchio finito impiccato invoca il padre.:”Oh Babbo mio! Se tu fossi qui.”
Collodi ci consegna con questa storia un racconto iniziatico ben più profondo di quello che appare a prima lettura…
Cosa ci insegna il racconto?
Prima di tutto che veniamo tutti da un Altrove sconosciuto e come per magia, la magia della vita, ci ritroviamo su questa terra perduti e incompleti.
Il percorso che dobbiamo fare tutti è quello di incarnarsi appunto. Ma non basta essere nati per conquistare questo privilegio e smettere di essere pezzi di legno, inerti di fronte alla vita.
Bisogna desiderare qualcosa di più e di diverso! Pinocchio ce lo mostra sempre.
Ma la storia ci insegna anche che non sono le ricchezze terrene o le gioie effimere a saziarci l’Anima.
Ciò che Desideriamo tutti nel profondo è diventare quello che siamo in potenziale.
Nel mondo c’è chi ci aiuta in questo come la Fata Turchina o chi ci inganna come il Gatto e la Volpe. Ma tutte queste figure, come gli incontri che facciamo quotidianamente, sono solo maschere di potenzialità o titubanze che abbiamo dentro.
Raccontare le bugie quindi non è brutto perché “non si deve fare”, ma è brutto perché ci allontana da noi stessi, più che dagli altri.
E Pinocchio se ne accorgerà a suo spese, a volte terribili…finendo perfino ingenuamente impiccato, come detto…per poi risorgere grazie all’intervento della Fata.
Questo percorso di scoperta della nostra natura ci porta ad incontrare anche il Grillo Parlante…la voce della Coscienza Buona dirá qualcuno.
Ed invece il Grillo a ben vedere rappresenta la voce della morale, ottusa e bacchettona che ci costringe a seguire le regole del mondo tenendoci lontano dalle Avventure e quindi dalle scoperte.
Nel racconto di Collodi il Grillo finirà schiacciato da Pinocchio che gli tira infastidito un martello.
Ogni tanto possiamo farlo anche noi, con la nostra stessa voce interiore…quel giudice che giudica e ci condanna e che ci loda…e che ci toglie spesso la libertà di esprimerci come vorremmo.
Così nei racconti si trovano spesso tesori celati, che a differenza dei denari che Pinocchio seppellisce, danno frutto se seguiamo la Stella del Desiderio.
E la storia nonostante la sua crudezza e a volte amarezza, ci da però la certezza che quando le cose che vogliamo le chiediamo dal Cuore…si realizzano sempre.
Fidatevi, nessuna bugia della mente può trattenere la forza creatrice del Cuore. Bisogna dargli voce e seguire non tanto ciò che è giusto ma ciò che sentiamo nel profondo. Senza dipendere più o fidarci di quello che dice o ci suggerisce qualcun altro. Pinocchio impara ad ascoltare la Fata ( la sua Anima) quando smette di dare ascolto al fuori e segue ciò che ha sempre sentito dentro.
Evviva.
Luca Carli
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