Questa Quarantena forzata a causa dell’emergenza CoronaVirus richiama il significato profondo e simbolico del numero 40 e l’attraversamento del Deserto che nelle scritture e in alchimia rappresenta una morte e rinascita. Vediamo allora come attraversare al meglio questa fase di ritiro…anche con 4 utili consigli…
Se stiamo ad osservare ciò che accade senza prendere le parti di questo o quello e senza farci fagocitare da ogni stimolo che vediamo o sentiamo nel virtuale, allora possiamo accorgerci di quello che stiamo attraversando e così navigare sopra le acque per non sommergere nel diluvio psichico in atto.
Se i primi giorni di questa “Quarantena” sono stati giustamente necessari per informarci su decreti e situazione in atto e quindi molti di noi stavano attenti a notiziari o altro, adesso siamo entrati nella fase del Deserto.
Abbiamo lasciato la città secolare delle nostre abitudini quotidiane e voltandoci un’ultima volta indietro stiamo attraversando il Deserto, dove il ritiro e l’ascolto interiore sono importanti.
Quarantena risuona con il Numero 40 che nella tradizione biblica richiama il numero di giorni necessari ad una rigenerazione. 40 sono i giorni che passò Gesù nel Deserto, o gli Ebrei in attesa di risposte da Mosè…
Simbolicamente la Quarantena rappresenta una fase di morte al vecchio e incontro del Nuovo.
Ma non tutti ne escono vincitori.
Nel Deserto si può anche restare intrappolati se si continua a guardare la città abbandonata del proprio passato e se ci si lascia ammaliare dai miraggi delle facili soluzioni o risposte…oppure si guarda a cosa fa l’altro.
Il Deserto si supera sfruttando e scoprendo le proprie risorse interiori, riscoprendo la propria natura selvatica e imitando il Cactus che nel Deserto trattiene il necessario per la sua sopravvivenza, difende il proprio spazio vitale grazie alle sue spine, condivide Bellezza con i suoi giochi floreali e al contempo…pur apparendo solitario…è connesso a tutti gli altri cactus grazie ad un sistema energetico insito nelle radici, invisibile fuori ma estremamente importante.
Se cogliamo la metafora di questa pianta…proprio quello che sarebbe importante fare anche noi, in questa fase, riassunta in questi 4 punti.
1 . Preservare la nostra Energia Vitale scoprendo dentro di noi le risorse che magari non abbiamo mai avuto il coraggio o il bisogno di fare emergere. La crisi si sa aiuta il risveglio.
2. Difendere il nostro spazio da facili intrusioni di notizie negative, di pensieri ossessivi, di contagi mediatici, dicendo stop e dedicandosi ad attività più intime e sane.
3. Condividere Bellezza, lasciando che il nostro essere si mostri semplicemente per quello che è con le sue abilità peculiari ed uniche, non per conformarsi ma per distinguersi. La Bellezza non arriva mai dall’omologazione come un fiore non è mai uguale ad un altro…
4. Stare connessi, ma non con social o flashmob…si tratta di sentirsi parte di una stessa famiglia cosmica. Si tratta di stare uniti nell’Amore pur nella separazione, si tratta di regalare una parola gentile, un sorriso, un “ci sono” anche quando tutti sembrano girare la testa dall’altra parte nascosti dietro una mascherina.
Ecco gli insegnamenti terreni della Terra…quantomai utili più di qualsiasi prontuario terapeutico. Semplici modi per attraversare il Deserto con le proprie gambe…fino a che dovremmo farlo.
Buoni 40 giorni a tutti, simbolici o no 😉
Luca Carli
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Grazie Luca, ciò che scrivi riflette in pieno il mio stato d’animo!!!
Un abbraccio