I COLORI DELLA PAURA

Cosa possiamo fare davvero per superare al meglio questa situazione Covid, tra zone gialle, arancio e rosse?

Forse fare a meno di guardare il colore e cercare di comprendere cosa ci sta limitando davvero questa situazione.

Quello che toglie è la capacità di vedere il Futuro, cioè di avere un senso di apertura e fiducia per il domani. Progetti e scopi sembrano essersi ridotti, proprio come l’aria che possiamo respirare liberamente causa l’uso della mascherina.

Attorno abbiamo un futuro più piccolo, limitato dalle decisioni di lockdown, colori e quant’altro. Come si può superare questa limitatezza di orizzonti? Ribellandosi al sistema, potremmo dire. Ma il sistema è troppo grande per l’individuo, invincibile per le sue ragnatele burocratiche ed istituzionali.

C’è un modo allora per liberarsi da ogni costrizione che diventi un eccesso di controllo?

Dovremmo vedere cosa in noi, è diventato controllo e giudizio costante.

Se fuori il problema non è risolvibile, dentro sta la soluzione. Dobbiamo scovare il “controllore” Interiore, ciò che in noi imprigiona la libera espressione della natura più libera.

Sì, perché forse il problema lo facciamo più grande di quanto è, se diamo attenzione a cosa ci dice il telegiornale o il conoscente di turno… Dall’altra magari stiamo evitando di ascoltare i nostri bisogni più intimi, di relazione o contatto, a cui nessuno, dal conoscente al telegiornale, da il giusto peso, ma che per la nostra vita e benessere magari sono fondamentali. Smettere di guardare i colori significa dare attenzione a come quotidianamente dipingiamo le nostre ore e minuti.

Tanti stanno colorando la vita di un grigio sbiadito, deprimente.

Altro che giallo, rosso od arancio. Il vero colore è quello che mostri tu al mondo!

Se decidi quale colore vuoi dare alla tua scenografia, allora tutto il potere dato all’esterno cade e ti accorgi che puoi benissimo stare a guardare il mondo fuori, al tuo modo, solo tuo.

Se ti fai condizionare dalle decisioni altrui, regali il pennello a qualcun’altro. Allo stesso modo se ti fai condizionare dal pensiero altrui. Quanti opinionisti ci sono in circolazione che dicono la loro e ci scopriamo a cambiare “pensiero” a seconda del social che apriamo. Anche questo stesso post ne è un altro esempio, ne sono consapevole.

Quello che voglio comunque offrire scrivendo ciò che sento a riguardo è una visione passivo-attiva alla situazione. Passiva nel senso che non vedo un margine di azione esteriore per cambiarla. Attiva perché vedo un margine Interiore grandissimo…quasi mai visto prima.

“Sì, ma io la multa non la voglio pagare e quindi le mie libertà sono limitate dagli altri.”

Vero, in questo periodo qualcuno sta limitando le tue libertà, in maniera più evidente rispetto a prima del Covid. Ma la politica, l’economia, la pubblicità e perfino le tue idee sul mondo ti hanno limitato da sempre, più di quanto oggi faccia un decreto.

Da quando sei nato sei stato condizionato!

Oggi sono solo più evidenti certe catene, e per chi è “sveglio” è meglio così.

Chi è sveglio vuole riconoscere e riflettere ed accorgersi di quanto sta accadendo a livello sottile. Con o senza colori, siamo sempre limitati e costretti ad una vita priva di qualcosa…Fino a che non ce ne accorgiamo! Forse la paura della multa è solo un’inezia a confronto di paure più grandi e terribili. Come la paura di essere se stessi. E si sa, la Conoscenza è il contrario della paura, come la fiducia…quella nel Futuro e quindi nel proprio futuro.

La paura chiama morte, la fiducia chiama vita. Il famoso motto “Conosci te stesso”, diventa quindi il vaccino più grande alla paura…di qualsiasi paura si tratti.

“Conosci te stesso”, anche quando conosci le paure che ti vivono. E da questo punto di vista è un periodo di grande liberazione e di occasione di libertà, nonostante i colori. Basta smettere di avere paura della paura e vedere dove quest’ultima vuole portarti. E gentilmente, cambiare strada