Il 23 Aprile ricordiamo San Giorgio, noto per avere sconfitto il Drago, scena poi dipinta in innumerevoli versioni e raccontata in storie antiche e moderne. Vediamone insieme la simbologia.

San Giorgio rappresenta il Cavaliere che non curante del pericolo sfida l’Ombra in se stesso, rappresentata dal Drago, per liberare la sua Anima, rappresentata dalla Principessa in pericolo.

Il Drago è signore della Terra come Lucifero del mondo materiale, mentre la Principessa sta sullo sfondo, rappresentando il mondo ultraterreno e Spirituale. Il Cavaliere è il Centro dell’Io Individuale che cavalca un destriero, simbolo degli istinti domati e messi al servizio della Volontà.

Per la numerologia San Giorgio è l’Archetipo del Numero 1, (clicca per approfondire)

Coincidendo con la Primavera, la ricorrenza di San Giorgio con la sua simbologia di redenzione, assume una Valenza di Rinnovamento. Grazie alla coraggiosa uccisione dei nostri Demoni, accediamo allo spazio sacro del Vuoto che si crea quando ci allontaniamo dai bagliori ingannevoli del mondo e ci accomodiamo in noi stessi, con fierezza.

Lì, nella Grotta Scura delle nostra interiorità, si nasconde il Drago ultimo baluardo che nasconde il tesoro più prezioso, la nostra Anima o Sè Superiore. Compito dell’iniziato è di liberare la sua natura Divina, prigioniera dell’ignoranza, degli istinti più ciechi e dell’attaccamento materiale.

La Grotta Scura è il Vuoto che si raggiunge quando ci si accorge della realtà illusoria in cui siamo immersi, grazie ad un lavoro di crescita e allo stesso tempo di “discesa” interiore.

Poichè ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per liberare la propria natura più Alta bisogna scendere in Basso, dove risiedono le radici della nostra struttura psichica. La discesa rappresenta quindi anche un ritorno alla purezza infantile, per liberarla dai traumi del passato, rappresentati dal Drago che la tengono prigioniera di ricordi, divieti o tabù.

Per farlo bisogna essere Cavalieri, possedere cioè un Cavallo ed una Spada.

Il Cavallo rappresenta le 4 funzioni descritte da Jung: il pensiero, le emozioni, il sentimento e l’intuizione. Queste funzioni o caratteristiche psicologiche dell’individuo, devono essere conosciute e domate, proprio come fossero un destriero da guidare verso uno scopo ben preciso.

La spada, altro simbolo tipico del Cavaliere, rappresenta il discernimento Interiore, l’Autentico Specchio che può tagliare ogni ostacolo tra il Tuo Io e il Tuo Scopo Animico. La spada è anche il Braccio di Dio, cioè la capacità di agire guidati da una ispirazione più alta, infallibile e sempre al servizio della Verità.

Il 23 Aprile si celebra quindi tutto questo ed è un buon giorno per sconfiggere ogni ostacolo che ancora si frappone tra chi siamo oggi e chi vorremmo essere domani. Un giorno anche per decidere di riconoscere il Drago in se stessi; infatti, ciò che sembra un ostacolo esteriore, è soltanto una proiezioni di un atteggiamento interiore da riconoscere e decidere di non volere più, liberando così la propria spontanea capacità di allinearsi al proprio scopo Divino.

Luca Carli

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